Il progetto in epigrafe mira alla promozione di un sistema alternativo di produzione di microalghe, matrice rinnovabile e ad alto rendimento, con un approccio multidisciplinare che va dall' energetico all' ambientale, nonché al miglioramento dei processi industriali nel campo alimentare. La massa algale, infatti ha una spiccata capacità di assorbimento della CO2, così da far divenire uno degli obiettivi principali del progetto l'abbattimento delle emissioni di anidride carbonica, prodotta nelle cantine vinicole durante il periodo di fermentazione dei mosti.
In sintesi, si vuole realizzare un impianto pilota per la produzione, a basso costo e su larga scala, di biomassa algale da impiegare in molteplici settori, come quello bioenergetico, cosmetico, alimentare-zootecnico, ecc.
La CO2 necessaria alla buona crescita della massa algale, verrà fornita dalla fermentazione dei mosti, quindi captata, purificata dalle sostanze volatili e convogliata in un compressore criogenico a bassa temperatura, per essere raccolta in apposite cisterne di stoccaggio. Succesivamente, in un biorettore modulare chiuso, formato da un insieme di tubazioni che massimalizzano la luce ed il flusso delle sostanze nutritive, si aggiungeranno acqua, sostanze nutritive e l'anidride carbonica stoccata proveniente dalla fermentazione, per ottimizzare lo sviluppo della massa. Il bioreattore sarà fornito di sonde di rilevamento e controllo delle variabili di processo dell'intero allevamento, nonché di una pompa per la raccolta delle alghe a fine ciclo, dalle quali si otterrà il prodotto destinato alle industrie energetiche e/o alimentari.
L'HARVEST GROUP, in specie, si occupa del primo punto mediante l'allestimento di un prototipo di captazione della CO2 e di un sistema di purificazione, principalmente dell'anidride solforosa trascinata dalla carbonica, che potrebbe essre dannosa o letale per le micro alghe. Per quanto riguarda la crescita e lo sviluppo della massa algale, HARVEST GROUP si avvale della cooperazione dell'Istituto di Ricerca ASTERIA e della Ditta IDRATEC s.r.l. che si occuperanno della progettazione e realizzazione del bio fermentatore modulare.
La collaborazione di queste aziende punta alla realizzazione di un sistema alternativo, che con gas di scarto (anidride carbonica), produca per esempio, del combustibile (bio-diesel). In un mondo dove l'inquinamento è all'ordine del giorno e le spese per le energie sono elevatissime, questa potrebbe essere un'ottima soluzione, e noi ci stiamo lavorando...
fig. 1: prototipo di captazione della CO2 |